giovedì 6 aprile 2017

Osservazioni alla variante n.39 al Piano Regolatore Generale

L'ex assessore all'urbanistica del Comune di Fontanafredda, Adriana Del Tedesco , ha presentato alcune osservazioni alla variante n.39 al Piano Regolatore Generale del nostro Comune.

Ciò per correggere  alcuni errori e refusi, di cui era già stata evidenziata la presenza  rispetto alla documentazione preparatoria, e per volontà politica dell’amministrazione di procedere con autoosservazioni.





Al Comune di Fontanafredda
                                                                                       Alla c.a. del Sig. Commissario  Loris Toneguzzi
                                                                                       Alla c.a. Ufficio Tecnico-Urbanistico Comunale
                                                                                      Alla c.a Arch. Paolo Petris – Urbanista incaricato   

Fontanafredda, 28/03/2017


La sottoscritta Adriana Del Tedesco, già assessore all’Urbanistica al momento dell’adozione della variante n. 39 ed ora nella qualità di semplice cittadina, alla luce del verbale del consiglio comunale del 20/12/2016 in cui era in parte già stata evidenziata la presenza di alcuni errori e refusi rispetto alla documentazione preparatoria e alla volontà politica dell’amministrazione di procedere con auto-osservazioni, presenta le seguenti osservazioni di carattere generale:

SCHEDE
1)      Scheda di progetto n. 2 : c’è un errore nel tracciato della strada (in grigio) della stradina da via Pra Grassi.  Come disegnata attualmente va infatti a lambire una casa esistente mentre era stata pensata  - con la medesima direzione - ma sul mappale 934  e in adiacenza al mappale 554.  In tal modo infatti  doveva portare un beneficio all’intera area costituita dai mappali 554 e 555 che dovevano diventare parzialmente edificabili e dare una soluzione edificatoria alternativa alla domanda n. 41. Doveva, soprattutto, dare una viabilità in sicurezza alle case in zona B0 vicine (mapp. 4-5-3-2-9-13) e che ora possono uscire – con grandissimo pericolo e poca visibilità – solo sulla provinciale del Gorgazzo. Allego tracciato già indicato nella documentazione inviata all’arch. Petris il 30/11/2016 che purtroppo non era stata recepita correttamente nella documentazione definitiva.
2)      Scheda di progetto n.4. La scelta di sottoporre a vincolo SE la gran parte della zona già oggetto di una costruzione di una casa di riposo privata (approvata all’unanimità) comporta anche di toglieredalla normativa RSA dalle NTA (pag. 132) altrimenti si creerebbe una sovrapposizione. Relativamente invece alla sottostante zona ZT21, che è stata notevolmente ridotta nelle dimensioni originarie ed èandata ad inglobare anche una precedente zona A3, si presenterebbe il problema di modificare le norme sulla medesima ZT21 (pag. 54). Queste andrebbero almeno riproporzionate alla nuova superficie ridotta e tenuto in conto che trattasi di una villa fine ottocento e che la precedente A3 era il giardino della medesima villa. Andrebbe rivista anche la prescrizione riportata sempre a pag. 54 secondo la quale “l’attuazione  della ZT è subordinata all’approvazione di un  PAC esteso alle limitrofe aree a destinazione RSA e parcheggio”, visto che la destinazione delle aree adiacenti non risulta più essere RSA. 
3)      Scheda di progetto n. 5: riletti anche i verbali e le perplessità del consiglio comunale sul tracciato della strada trasversale e la curva a gomito nonché la parte tratteggiata che andrebbe a tagliare in modo anomalo i mappali 685, 684 e 682, suggerirei una riflessione di cambiamento della scheda. Una modifica, la più semplice,  potrebbe essere quella di togliere le viabilità interne ed esterne alle due zone C1 e rinviare il tutto ai singoli PAC ma mantenendo l’allargamento della strada delle Muratte (via Valgrande) come era già prevista nel piano regolatore precedente; una soluzione alternativa, potrebbe essere di mantenere  la strada trasversale all’interno delle due C1 ma darle una direzione quasi retta, al bordo esterno del mappale 511. Questa soluzione  potrebbe agevolare anche un eventuale accesso alternativo alla casa insistente su tale mappale. Bisogna tuttavia porre attenzione che sia posizionataesattamente tra i due comparti di intervento anche se in questo modo  potrebbero verificarsi delle problematiche di obbligatorietà della compartecipazione nelle due C1 e tempi diversi di avvio delle due iniziative edificatorie e quindi con il rischio di annullare, di fatto, il vantaggio della divisione in due C1.
4)      Scheda di progetto n. 6: a) il passaggio ciclo-pedonale sui mappali 84 e 73 era stato pensato anche con un eventuale successivo intervento di acquisizione al pubblico della proprietà proprio per favorire la messa in collegamento della piazza di Vigonovo con i parcheggi ad uso pubblico nella zona “Borgo Toreal”. In considerazione della perseverante carenza di stalli auto, confermata anche dalle due nuove costruzioni commerciali di fronte e a lato del municipio in cui questo problema non era stato affatto considerato, si era ritenuta strategica l’individuazione di una soluzione di semplice utilizzo di quanto già esiste in termine di parcheggi nelle vicinanze della piazza, anche a costo di acquisizione dell’edificio. Ora, con la caduta del consiglio e dell’Amministrazione Comunale,tale ipotesi dovrà essere necessariamente rivalutatama rimane valida nel suo impianto di interesse generale viario. b) relativamente alla questione del verde e/o del parcheggio portata alla discussione in consiglio comunale dal cons. Pegolo, direi  che si può benissimo pensare ad un verde attrezzato in cui siano ricavati anche dei parcheggi ma la soluzione migliore prospettata è anche qui l’acquisizione al patrimonio pubblico di viabilità e verde/parcheggi di mq. 290 (cfr. domanda inviata in comune dai frontisti in novembre 2016) perché gli interventi edilizi attuati in precedenza hanno portato come conseguenza la totale esclusione di accesso carrabile ai fondi limitrofi, cosa che non è compatibile con una situazione urbana e di normativa sugli accessi. c) relativamente al perimetro di intervento della zona ZT8, va rilevato che effettivamente questo dovrebbe essere modificato e comprendere tutta la proprietà (rimane escluso un piccolo accessorio che ora ricade in VP) ma intendo ricordare ancora - che sulla mappa catastale è segnata “una strada comunale”che esce in via Pascoli ed ora risulta esterna alla zona ZT8. Questa strada attualmente non esiste più ed è stata totalmente inclusa senza diritto nelle proprietà confinanti. Pertanto includerla od escluderla dalla ZT8 non deve pregiudicare il diritto pubblico su tale accesso, ammesso che per molti anni, nonostante i miei ripetuti interventi e segnalazioni, non si sia mai proceduto al controllo della situazione e all’eventuale constatazione dell’anomalia.
5)      Scheda di progetto n. 7 : sarebbe da valutare e - se possibile accogliere - il suggerimento esposto sul verbale dal consigliere Pegoloed accolto con  modifiche anche dall’arch. Petris,  in cui si raccomanda di rendere edificabili come C1 indipendente anche i mappali 417 e 580 per rendere più agevole l’effettiva costruzione della viabilità che altrimenti potrebbe rimanere solo teorica.
6)      Scheda di progetto n. 9: se non ricordo male è da togliere il mappale 319 in quanto fuori pertinenza e proprietà.
7)      Scheda di progetto n. 11: direi che andrebbe prevista anche una piccola rotonda in prossimità del verde in quanto l’incrocio e la visibilità risultano carenti all’incrocio tra via Stellini e via Sdornal.


NORMATIVA:
1)      Zone B0:  la variazione della normativa sulle B0, per affinità,  dovrebbe essereapplicata anche allezone A0. Questo soprattutto rispetto ai materiali edilizi utilizzati,  coloridegli intonaci esterni ed allineamenti, essendo le A0 per certi versi, una tipologia più conservativa delle stesse B0. Questa armonizzazione potrebbe essere un fatto “tecnico” da far valutare meglio in questa sede di osservazioni al medesimo urbanista.Da precisare meglio la nuova norma sull’altezza massima degli interventi nelle zone B0 sia effettivamente pari a 9,50 ml. e 3 piani (lo è già per le A0) poiché dal testo non si rileva chiaramente che la precedente possibilità è stata eliminata.
2)      ZoneC1: la nuova norma proposta di “poter aumentare l’altezza a fronte della diminuzione della superficie coperta” ha destato molte perplessità in sede di discussione consiliare. Effettivamente la versione originale era quella di introdurre a fronte di un “dimezzamento della superficie coperta, un raddoppio dell’altezza”. Questa proporzionalità potrebbe anche essere presentata con un limiteinferiore ai 6 piani che ora vengono stimati come massimo nelle varie simulazioni in base anche all’indice di fabbricabilità. Sicuramente, secondo quanto proposto dal consiglio e a valutazione dei tecnici, la norma dovrebbe essere meglio precisata.
3)      Zone C1: relativamente alla larghezza delle strade all’interno delle C1, sono state modificate le larghezze minime di quelle principali (da 7 ml. a 5,50) ma non si è toccato il minimo di quelle secondarie che è rimasto a 6 ml. se a doppio senso di marcia. Credo che anche questo vada armonizzato meglio, sempre con i suggerimenti dei tecnici (autoosservazione) per poter distinguere le strade principali dalle secondarie. Sempre su questo punto in consiglio comunale si era chiesto conun’osservazione di aggiungere ai classici “marciapiedi”(ora previsti solo nella viabilità secondaria come refuso della normativa precedente)o “piste ciclo-pedonali” anche le “banchine transitabili” proprio per evitare dislivelli e fare successivamente opere di mitigazione per disabili e carrozzine. La normativa in materia deve insomma essere meglio raccordata dall’urbanista altrimenti si creerebbero delle difficoltà applicative.
4)      Zone E.4.1. ed E.4.2: divieto di impianto di colture: suggerirei di modificare “di proporzioni” con “ditipologia”. Infatti non è solo la “proporzione “ il problema ma anche che  - come precisato nella norma stessa - tali coltivazioni verrebbero ad alterare equilibri delicati dei territori in quanto la loro coltivazione o è sottoposta a trattamenti chimici intensivi oppure risultano totalmente avulse dal contesto botanico ed agricolo di zone conservative come le E4.1. ed E4.2. Devo sottolineare che, rispetto alla normativa precedente, è stato dimenticato il “pioppeto”(ricordato anche negli atti del consiglio): questo infatti doveva rimanere e si dovevano aggiungere le altre colture industriali quali la vite ed il bambù gigante. Tale refuso potrà essere facilmente riscontrabile e rimediabile dai tecnici.
5)      Zona H.2.0: è stato previsto un nuovo uso “direzionale” che per analogia andrebbe anche esteso alle zone H3, altrimenti la normativa risulterebbe monca.
6)      Fattoria Didattica e Impianti sperimentali, Laboratori di zooantropologia e di zooterapia: si è creata una certa confusione nella norma  e nel verbale si propone un chiarimento successivo con un’osservazione tecnica. Nessuno voleva eliminare le fattorie didattiche e gli impianti sperimentali. Bisognava solo aggiungere i laboratori e dare nuovi parametri. Sulle zone E.5, E.6.1, E.6.2. (esclusa E.4.2) sarebbero ora possibili tre tipi di attività: Fattorie o Impianti sperimentali con i vecchi indici e titolarità (5 Ha. e agricoltori a titolo principale), fattorie didattiche con imprenditori a titolo principale e superficie minima 1Ha, laboratori di zooantropologia e zooterapia con titolarità di diritto reale e superficie minima 1Ha. Questo anche perché alcune attività anche per normativa sono solo possibili agli agricoltori a titolo principale mentre i laboratori che comportano attività con animali sono aperte anche ad altri soggetti.
7)      Parco Urbano: a seguito discussione in consiglio, vanno integrate delle norme sull’utilizzo del “PU” che siano compatibili con eventuali iniziative ricreative ed ambientali al fine di permettere delle feste nel parco Peep, ora proposto come “PU”.
8)      Punti di miglioramento viario (rotonde) segnati in blu. Erano in gran parte state concordate con la Polizia locale con la quale mi ero confrontata. Nel caso di revisione completa della scheda n. 5, anche tale intersezione e miglioramento viario va ovviamente rivisto.

CARTOGRAFIA:
1)      Punto di variante n. 4: approvata con 11 favorevoli, non era stata accolta la richiesta del privato di passare da C1 a B2 perché zona molto periferica e senza presenza di infrastrutture fognarie. Era stata accolta solo parzialmente una parte in B2 in quanto meno impattante ed allineata con il resto dei dintorni.
2)      Punto di variante n. 38, da B1 a B0: potrebbe essere migliorato dalla presenza di un parcheggio fronte strada vista la particolare congestione e carenza di stalli in quel tratto stradale molto abitato e costituito da zone storiche.
3)      Sul punto di variante n. 42, accogliendo un suggerimento dell’opposizione, era stata espressamente prevista dal dibattito consiliare un’osservazione tecnica che andasse a spostare la viabilità prevista in modo più razionale e quindi tra i due mappali 267 e 123. Ritengo che questo sia di buon senso.
4)      Punto di variante 63:  parco urbano. Come da verbale a fronte della nuova identificazione di PU e come ricordato sopra, vanno modificate le norme, su richiesta, accettata, del cons. Re.
5)      Sui punti di variante n. 67 e n.68, la sottoscritta si è astenuta (favorevoli 10, contrari 8) poiché non condivideva con il resto della maggioranza l’edificabilità di due lotti abbastanza importanti e così esterni all’attuale abitato. Sono state avanzate dal cons. Feltrin delle osservazioni sul vincolo da apporre in termini di fognatura e sotto-servizi che risultano non troppo distanti . Credo che la questione vada riesaminata anche alla luce di tale discussione.
6)      Punto di variante n. 80, come da verbale è stata richiesta espressamente un’autosservazione per modificare il perimetro del piano particolareggiato delle due zone H in modo tale da avere un unico ingresso ed un’unica uscita.
7)      Punti di variante n. 110 e 111 e costruzione di accessori in VR. Dal dibattito consiliare è emerso che si concorda con l’apportare una modifica tecnicache verrà concordata con l’arch. Petris, se dare una destinazione urbanistica B2 all’abitazione in questione oppure se identificare con asterisco il VR in questione.
8)      Nel tratto stradale vicini ai punti 41 e 37, precisamente in via Leopardi, non è stato riportato per dimenticanza rispetto alle bozze interscambiate con l’arch. Petris, l’inserimento di due punti di miglioramento viabile (rotonde) molto importanti proprio per rallentare la velocità e per rimediare ad un ingresso a gomito sul tratto di via Leopardi che ora risulta a senso unico. Non costituiscono vincoli né comportano per ora espropri ma sono solo delle memorie per il miglioramento delle intersezioni. Si fa presente all’urbanista che eventualmente si consulti con la polizia locale per poter integrare al meglio questa indicazione. 
Nella speranza che le presenti osservazioni vengano prese nella corretta considerazione, ringrazio e porgo cordiali saluti.

                                                                                                          Adriana Del Tedesco
Allegati: n. 4

Nessun commento:

Posta un commento