martedì 21 dicembre 2010

INTERROGAZIONE PD AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI PORDENONE

Riparto contributi opere pubbliche anni 2009 e 2010
18/12/2010

Premesso che

Nell’autunno del 2009, con un’interrogazione e un’interpellanza, avevamo già sollecitato la giunta provinciale a valutare in modo attento la procedura seguita dal dirigente allora in carica nella formulazione della graduatoria per l’attribuzione dei contributi da destinare ai comuni per la realizzazione delle opere pubbliche, con riferimento al riparto dell’anno 2008,

Nei primi mesi del 2010 ci siamo fatti interpreti, anche presso il segretario generale, del disagio inevitabile di fronte alla necessità regolamentare, stante il ritardo di presentazione delle pratiche necessarie, di annullare alcuni contributi destinati ad alcune scuole pubbliche di alcuni comuni della provincia, segnalando per conseguenza, anche attraverso la stampa, che la procedura seguita per riammettere i comuni beneficiari al beneficio fosse da intendere quale segnavia di una più attenta gestione degli interessi collettivi, con la puntuale osservanza necessaria dei regolamenti,

Nell’estate 2010 avevamo sottolineato la difficoltà di comprensione del ritardo maturato nella predisposizione del riparto di tali contributi per l’anno 2009, giunta alfine opportunamente insieme al riparto 2010,

Avendo ascoltato

in modo diretto e attento la dirigente preposta - subentrata a chi, come noi avevamo immediatamente sottolineato a seguito dei risultati elettorali delle elezioni amministrative 2009, si trovava nella condizione di possibile conflitto di interesse - per cercare di capire le ragioni che l’hanno indotta a limitare il proprio ruolo di fatto alla sola stesura della graduatoria tecnica - ruolo che di per sé, com’è facile intuire, non abbisogna di un “lavoro dirigenziale” tant’è che si tratta di competenza dell’ufficio - attribuendo tale autolimitazione a carenze regolamentari e rimettendo infine alla responsabilità politica della giunta provinciale le decisioni relative alla discrezione di scelta nel riparto finale, con riferimento in particolare ai casi di parità di merito nel punteggio .

Rilevando pertanto, attraverso l’analisi attenta della relazione di giunta al riparto 2009-2010 incrociata con il riparto vero e proprio, che
- a fronte di un territorio provinciale amministrato in forma pressoché equivalente in termini di popolazione da forze di centrodestra e centrosinistra, i benefici del riparto sono al 65% ca. destinati ad amministrazioni del centrodestra e solo al 35% del centrosinistra
- nello stabilire la ripartizione, la giunta ha scelto criteri volta a volta diversi, facendo valere a volte dei criteri, per esempio “dell’importo più basso” che in altri ambiti non sono stati seguiti, creando perciò una situazione di mancata omogeneità o se si vuole di semplice arbitrarietà, ciò che lo spirito dei regolamenti per la disciplina dei criteri di riparto e il procedimento amministrativo in materia di contributi per opere e lavori pubblici approvati dal Consiglio Provinciale mirano esplicitamente ad escludere.
- a parità di graduatoria, si possono individuare alcune opzioni discrezionali che creano con chiarezza delle discriminazioni, quali ad esempio:
1. nel campo degli impianti sportivi – ambito sacilese – la preferenza data ad un finanziamento alla parrocchia Sant’Ulderico di Sacile (15.000 su 57.852 euro richiesti) rispetto all’importo più basso richiesto per la parrocchia di Chions (0 su 38.000 euro)
2. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito pedemontana maniaghese – la preferenza data a Maniago (30.000 su 80.000 euro) rispetto a Sequals e Montereale, entrambe con richieste di importo più basso (0 su 60.000 euro)
3. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito sanvitese – la preferenza data a Casarsa (35.000 su 125.000 euro) rispetto a Sesto al Reghena, che pure presentava una richiesta di importo più basso (0 su 115.000 euro)
4. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito urbano – la preferenza evidente accordata nel 2010 a San Quirino per un importo di 50.000 euro, mentre la richiesta di Zoppola, pari graduatoria, viene chiusa ai 20.000 euro del riparto 2009
5. nel campo dell’edilizia scolastica privata – ambito urbano – mentre si finanzia con soli 3000 euro - pari al 6% ca. della richiesta pari a 18.500 euro - la scuola della parrocchia di Zoppola prima in graduatoria, si finanziano ben 60.000 euro alla scuola materna di Bannia di Fiume Veneto, con un contributo che supera il 50% di quanto richiesto di 116.400 euro, con una evidente mancanza di proporzionalità rispetto alla spesa prevista

A fronte di tali inequivocabili squilibri che, a dinanzi alla esplicita posizione assunta dalla dirigente, si configurano come espliciti atti di volontà politica, gli scriventi
Consiglieri provinciali
INTERROGANO
il Presidente della Provincia di Pordenone per sapere:

· Se si ritiene corretto l’iter seguito per l’effettuazione del riparto e dunque si affermi, come lascia intendere la dirigente nella stesura delle sue linee di indirizzo per il riparto, che quanto svolto in precedenza per l’anno 2008, sostanzialmente dalla medesima amministrazione, sia da ritenersi irregolare o quantomeno non congruo rispetto al regolamento in essere approvato dal Consiglio provinciale
· Se sia dovuta al caso o a qualche elemento non percepibile attraverso gli atti, la discrepanza di assegnazione “politica” rilevata complessivamente nel riparto
· Come mai nel parere di giunta per il riparto siano stati scelti criteri non omogenei per la distribuzione dei contributi
· Quali ragioni abbiano guidato le singole opzioni specificamente evidenziate dai 5 casi sopra evidenziati

Con Osservanza.
Giorgio Zanin Fabio Gasparini Angelo Masotti Cristofoli

sabato 4 dicembre 2010

PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI FONTANAFREDDA
Foglio di collegamento IL PD TRA NOI
"esce quando può"
novembre 2010


IL CONGRESSO DI CIRCOLO DI FONTANAFREDDA
Nella giornata di domenica 19 settembre 2010 si è tenuto il congresso del circolo del PD di Fontanafredda.
In questa occasione, c'è stata la riconferma a coordinatore di Virginio Saccon.
L'assemblea prevedeva anche l'elezione dei delegati al congresso e all'assemblea provinciale del PD ; Fontanafredda sarà rappresentata da Adriana Del Tedesco e dallo stesso Saccon.
A livello provinciale, è stato eletto segretario Antonio Ius, che ha avuto la meglio su Renzo Liva e Michele Padovese.
Con il congresso locale è stato anche nominato il nuovo direttivo del circolo, vero organo dirigente; le persone che ne fanno parte sono il giusto amalgama fra chi ha già una buona esperienza politica e chi ha deciso ora di dedicare un po' del proprio tempo alla gestione della cosa pubblica.
Considerato anche la vastità degli argomenti che meriterebbero di essere trattati, è stato ritenuto necessario, per essere più produttivi, strutturarsi diversamente quanto ad organizzazione interna: abbiamo deciso di dividere la nostra attività in tre aree, ognuna con un proprio responsabile.
Ci sarà un gruppo che si occuperà di quanto attiene l'urbanistica,l’ambiente,i lavori pubblici; quello che seguirà la scuola, la cultura e le politiche sociali; ci sarà il gruppo che si occuperà di lavoro, agricoltura, commercio.
Naturalmente queste non sono categorie chiuse, ma aperte ad ogni questione e alle persone che di volta in volta desiderano collaborare.
I temi trattati riguarderanno principalmente quanto accade nel nostro territorio e, quando necessario, verranno portati all'attenzione del Consiglio Comunale.
Il momento non è dei migliori, ci sarebbero mille motivi per fermarsi ed attendere, ma ci sono altrettanti motivi per andare avanti con coraggio e fiducia.
Per questo con questo “foglio” di informazione vogliamo portare alla conoscenza dei concittadini l’attività che il Partito Democratico sta svolgendo in Consiglio Comunale e nel Territorio.

LAVORO E OCCUPAZIONE
Lavoro ed occupazione sono stati, nell'anno 2010, settori di gravi difficoltà per il Comune di Fontanafredda. Le situazioni di crisi sorte nel 2009, stanno sortendo ora i loro effetti.
Solo per citarne alcune : chiusura della Revi, circa 35 posti di lavoro, chiusura della Rotocrom ad agosto 2010, persi 22 posti, chiusura della Euroform, con 37 persone in cassa integrazione, chiusura dello stabilimento di Fontanafredda della Sfs Intec ( ex Sassba), che avrà a regime 50 persone in meno.
Il Partito Democratico di Fontanafredda si è impegnato costantemente per portare a conoscenza di questa situazione gli organismi competenti e per invitarli ad assumere le misure più idonee, sfruttando le possibilità già previste dalla legislazione, atte a rendere meno pesante la situazione di chi è stato colpito dalla crisi.
Abbiamo presentato ordini del giorno in Consiglio Comunale, abbiamo organizzato una riuscita iniziativa sulla situazione economica locale, abbiamo messo in contatto fra loro più soggetti, intesi come persone ed istituzioni, interessati a questi eventi.
Se a queste situazioni di crisi, aggiungiamo anche il trasferimento del liceo D'Annunzio, è evidente l'indebolimento del tessuto socio-economico del nostro comune: va considerata anche la rilevanza dell'indotto, fatta di persone che comunque gravitavano nel nostro territorio in virtù di queste attività e la perdita di introiti fiscali per le casse comunali.
Dobbiamo purtroppo constatare che l'amministrazione comunale, se non sollecitata da noi, al di là delle buone intenzioni di rito, è stata latitante a questo riguardo, mentre questi sono argomenti che vanno al di là degli schieramenti politici, la crisi non ha colore.
Emblematico è stato un caso: la manovra finanziaria nazionale approvata a luglio prevedeva una norma che andava ad incidere sulla possibilità di percepire il trattamento pensionistico nei termini previsti, posticipando questo termine di almeno sei mesi. Questa norma va a colpire anche lavoratori già posti nelle liste di mobilità, costringendoli ad periodo senza nessuna retribuzione, proprio in virtù dello spostamento di questo termine.
Il problema era stato sollevato da alcuni lavoratori residenti nel nostro comune, ricadenti in questa situazione.
Il Circolo di Fontanafredda si è subito attivato con i parlamentari PD del Friuli Venezia Giulia, affinché venisse predisposto un emendamento alla legge finanziaria che andasse a sanare questa situazione.
Allo scopo di rafforzare questa possibilità, a luglio 2010 abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale con il quale si chiedeva al Sindaco e alla Giunta di intervenire presso tutti i Parlamentari eletti nella regione Friuli Venezia Giulia perché, si rendessero parte attiva nei rispettivi Gruppi parlamentari al fine di emendare il decreto nella parte in questione.
Non c'era nessun riferimento partitico, si intendeva solo chiedere che tutti si attivassero a difendere i nostri lavoratori e le nostre imprese.
La votazione dell'ordine del giorno in Consiglio Comunale si è risolta con il solo voto a favore del consigliere Anese, del Partito Democratico, tutti gli altri, compresa parte dell'opposizione, hanno espresso voto contrario a questa dovuta richiesta, con la motivazione che non si poteva andare contro il governo centrale.
L'esito del voto ci ha generato profonda tristezza; non per questo comunque verrà meno il nostro impegno a favore del mondo del lavoro.

ACQUA A RISCHIO
Nel nostro vivere quotidiano siamo abituati ad acquistare e veder acquistare l’acqua da bere, anche se, come ci dicono gli esperti ,l’acqua del nostro acquedotto è preferibile, perché più controllata ed a consumo diretto. Il valore acqua ha un significato molto più ampio: ci serve per dissetarci, per preparare il cibo, per lavare il nostro corpo, gli indumenti e le abitazioni, per irrigare i nostri campi, per alimentare gli animali,…….. per far funzionare le nostre industrie…….
Sul tema acqua oggi più che mai è necessario fermarci a riflettere ed approfondire, superando il pregiudizio, abbastanza diffuso qui da noi, che ci fa pensare all’acqua come risorsa infinita ed inesauribile. Dobbiamo convincerci che così non è e che sul tema acqua è necessario ripensarne l’utilizzo, lo sfruttamento e la gestione.
A questo proposito è estremamente necessario essere informati e coinvolgerci sulla questione privatizzazione dell’acqua.

Le leggi approvate in questi ultimi anni, purtroppo, hanno tracciato un lento e progressivo cammino di privatizzazione dell’acqua e, se le cose non si modificheranno a seguito della pressione della società civile, rischiamo di ritrovare il “bene acqua” gestito da enti privati a scopo di lucro.
L’ultimo atto è avvenuto con l’approvazione del decreto denominato “Ronchi”, il quale prevede per il 2011 l’ingresso nella gestione dell’acqua di società private non garantendo la quota maggioritaria al pubblico, quale garante dell’utilizzo non lucrativo di un bene indispensabile alla vita.
In Friuli Venezia Giulia i Consorzi per la gestione del Sistema Idrico Integrato sono interamente pubblici e dipendenti dalle comunità locali, dove il controllo viene esercitato dalle amministrazioni locali per il bene di tutti e così dovrebbe rimanere.
Se le cose non cambieranno, dal 2011 potrebbe non essere più così

Il PD ha approfondito la tematica in due serate pubbliche, il 19 gennaio 2010 a Ranzano e il 15 febbraio 2010 a Fontanafredda mentre, su sua proposta, il Consiglio Comunale di Fontanafredda ha approvato, il 14 giugno 2010, una deliberazione che chiede al presidente della regione Tondo
-di attivarsi affinché il bene “acqua” sia dichiarato privo di rilevanza economica
-di impugnare il Decreto Ronchi davanti alla Corte Costituzionale, perché provvedimento che viola le competenze attribuite a ciascuna Regione in forza dell’art. 117 della Costituzione.

Il 19 luglio 2010 sono state depositate un milione e quattrocentomila firme raccolte dai Comitati nati in difesa dell’acqua pubblica. Queste firme, raccolte anche a Fontanafredda dal PD, serviranno ad indire tre referendum per annullare:
l’art.23 della legge 133/2008 (obbligo di privatizzare il sistema idrico integrato)gli art.150 e 154 della legge 153/2006 (gestione del servizio idrico attraverso società di capitali e remunerazione del capitale investito con possibilità di trarne profitti).
Rimane la necessità di non lasciar cadere l’attenzione al problema da parte di tutte le componenti della società perché, come l’acqua è un problema vitale, così il suo utilizzo deve essere gestito fuori da logiche di profitto. Rimaniamo vigili ed attivi e chiediamo fermamente alle istituzioni locali di opporsi all’applicazione di questa legge, indipendentemente dallo schieramento partitico.


NUOVE COSTRUZIONI NEL CENTRO DI FONTANAFREDDA
Il PD di Fontanafredda ha presentato opposizione a due diversi progetti di costruzione che verranno realizzati nel centro di Fontanafredda.
Si tratta di due aree: una di mq.1.820 che si trova nel giardino di una villa d’epoca in viale Grigoletti e su cui verrà edificato un edificio di mc.4.550; l’altra area di mq.6.970, sulla quale si edificherà per 11.500 mc., si trova tra via Grigoletti , via Monti, la fontana di acqua risorgiva e la statale Pontebbana.
Ci si chiede se sia opportuna un’iniziativa edilizia così pesante in un’area verde importante prospiciente la risorgiva di Fontanafredda e le Ville Cimolai-Le Maout. Riteniamo sia in gioco il futuro urbanistico ed architettonico del nostro paese, la cui salvaguardia ben utilizzata, avrebbe potuto acquisire una forte valenza storico-ambientale con ricadute interessanti anche dal punto di vista economico.
In sintesi, tramite il consigliere Anese abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di modificare l’esagerato rapporto di cubatura 2,50 mc/1 mq. in zone di interesse storico, artistico e di pregio ambientale e di richiedere pareri e suggerimenti ad istituzioni pubbliche e private preposte alla conservazione dei beni culturali ed architettonici prima di intervenire su aree delicate come quelle citate, anche in considerazione del fatto che il Comune di Fontanafredda al momento pare non soffra di carenza abitativa.

La nostra richiesta non impedirà questa nuova colata di cemento, ma ha ottenuto il risultato di modificare la norma, in futuro le zone di interesse storico, artistico e di pregio ambientale dovranno mantenere le tipologie e le cubature esistenti.


RAPPORTI CON LA MAGGIORANZA
La metodologia del dialogo che il PD aveva auspicato nei confronti della maggioranza, purtroppo non ha funzionato. In diverse occasioni interrogazioni e ordini del giorno, pur riconosciuti validi e condivisibili sono stati respinti pregiudizialmente. La commissione bilancio, convocata dal suo presidente, il consigliere di minoranza Peruch, è andata deserta per ben due volte per la mancata presenza della maggioranza. Questo è sicuramente un buon parametro per misurare la correttezza dei rapporti e del reciproco rispetto e riconoscimento.

STRUTTURE "EX FESTA DELL'UNITA'"
Il PD ha posto a disposizione e sta formalizzando le modalità per l'utilizzo delle strutture (ancora efficienti) della "Ex Festa dell'Unità", integrandole in attività di associazioni locali, al fine di favorire momenti di aggregazione e coesione sociale. Naturalmente l'uso avverrà senza insegne di partito.