Bolzonello, il peso dei fratelli
Il Pd irritato: dal vicepresidente sostegno indiretto al fratello Carlo
Il Gazzettino Giovedì 8 Maggio 2014,
«Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?». Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione sostenuto dal Pd fino alla conquista della carica, è preda del dilemma di Nanni Moretti. Appena si muove lo impallinano, causa parentela. Il fratello Carlo infatti è in piena campagna elettorale con due liste civiche e l’assessore regionale Paolo Panontin è già andato a dare una grossa mano parlando di falde e indennizzi ai residenti con le case allagate. Il Pd, che guida la Regione, zitto ma infastidito. Facebook ha rotto il silenzio, o meglio, ha trasformato il mugugno in aperta protesta: da giorni si contesta l’assenza di esponenti regionali di spicco a fianco del candidato sindaco Claudio Peruch, che corre con Idee in Comune, Alleati e Pd. Poi l’affondo: «Che fine ha fatto Sergio Bolzonello? Perchè i nostri sono lasciati soli?». Per la verità il vicepresidente aveva cercato di defilarsi: «Sto fuori». Voleva dire niente campagna per il fratello, ma neppure per Peruch, con la giustificazione che tanto il candidato non era diretta espressione del Pd. E gli amici avevano convenuto: «Povero Sergio, se anche viene a bere un caffè dicono che fa propaganda al fratello, non può farsi vedere».
L’altra sera l’errore. Doveva essere presente ad una cena con imprenditori locali insieme al fratello Carlo, il Pd ha letto il gesto come campagna elettorale non ufficiale, ma di peso. E ha fermato Sergio con una telefonata, pare alla stessa presidente Serracchiani. Il risultato finale è una campagna elettorale tesa, il vertice del partito molto irritato, veti incrociati sulla presenza dei "regionali" anche in altri Comuni e militanti Pd di Fontanafredda che hanno concluso: «Se non vogliono venire non vengano, tanto la faccia ce la mettiano noi».
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