Pubblichiamo
l'intervento del vicesindaco Adriana Del Tedesco durante
l'insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Fontanafredda il 12
giugno 2014.
Cari concittadine e cari concittadini,
oggi per noi tutti è un grande giorno.
Personalmente è anche una grande gioia, attesa, rincorsa e sperata che
segue anni di faticoso impegno personale, del mio partito e della
squadra tutta.
Ringrazio tutti coloro che ci hanno votato e che hanno dimostrato di porre fiducia in noi.
Tuttavia, noi ora siamo i rappresentanti di un’istituzione che deve
amministrare e dobbiamo – ma anche vogliamo – conquistare la fiducia di
coloro che non ci hanno votato.
Questo di assumere la totale
rappresentanza è un dovere ma noi vogliamo trasformarlo in una sfida ed
in un onore, l’onore di poter andare oltre il nostro risultato
elettorale e lavorare con impegno per la cittadinanza tutta.
Non ci
nascondiamo che molti sono i problemi da risolvere ma questa è una
squadra forte, motivata che non temerà il carico di lavoro.
Metodo,
merito, comportamenti ed innovazione saranno le nostre linee guida per
cambiare e rendere più moderno il nostro comune. Questo senza perdere le
nostre tradizioni, la nostra storia ed invece cercando di recuperare un
po’ di quella semplice bellezza che da poveri avevamo a da ricchi
stiamo perdendo.
Anche in occasione della formazione della nuova
Giunta e nel raggruppamento dei referati, abbiamo cercato di portare
qualche elemento di innovazione che forse merita qualche spiegazione.
Premesso che gli assessori previsti, nel caso del nostro comune, sono
sei. Abbiamo tre donne e tre uomini, nel pieno rispetto della parità di
genere a cui i principi contemporanei tendono. Abbiamo anche aggiunto
tre consiglieri con delega per materie specifiche. Sindaco ed assessori
percepiscono un’indennità mentre i consiglieri non hanno alcuna
remunerazione legata a tale incarico.
In capo al Sindaco abbiamo
posto, oltre alle tradizionali deleghe sulla Polizia Municipale, la cura
dei Rapporti Istituzionali (non solo verso gli enti superiori ma un
particolare riguardo verrà dato anche ai rapporti con i comuni
limitrofi), una “Pianificazione Strategica ed Organizzazione” che ha il
significato di poter collegare e monitorare periodicamente finalità ed
obiettivi del nostro programma con le attività concrete poste in atto.
Abbiamo radunato in un unico comparto tutte le attività produttive,
agricoltura compresa, ed il lavoro perché queste sono speculari e
meritano maggiore attenzione anche in ambito comunale. Data tuttavia la
pesantezza del carico su una sola persona, abbiamo pensato di far
lavorare assieme un assessore con un consigliere con delega, conferendo a
quest’ultimo alcune specifiche materie come il commercio, l’innovazione
ed il lavoro.
Per i servizi ai cittadini erogati non direttamente
dal Comune ma attraverso società partecipate (Rifiuti con Ambiente e
Servizi, acqua e depurazione con Sistema Ambiente, trasporti con Atap)
abbiamo ritenuto di volerle considerare insieme per non perdere di vista
la forte necessità di continuo e stretto controllo della qualità dei
servizi offerti e dei costi applicati. Le convenzioni con queste società
partecipate saranno accuratamente vagliate e gli obiettivi saranno di
fornire buoni servizi a costi più bassi. Anche i servizi sociali,
essendo gestiti in forma aggregata da più comuni, nell’Ambito
socio-sanitario, sono stati posti in capo con il medesimo criterio.
Infine, abbiamo voluto dare esplicita delega ad un altro consigliere per
lo studio e la possibile applicazione dei finanziamenti europei ad
alcune problematiche comunali o sovracomunali.
I lavori pubblici ed
il patrimonio sono stati scissi in due persone, un assessore ed un
consigliere con delega, per permettere un maggiore e puntuale controllo
di tutte le opere pubbliche, appalti e necessità manutentive del nostro
patrimonio. Su questo puntiamo molto anche per le competenze tecniche
che ci sono al nostro interno.
Dulcis in fundo, la comunicazione non
sarà più lasciata al caso o all’occasione celebrativa ma sarà costante
ed in capo ad uno specifico assessore che la dovrà curare sia verso la
coalizione, sia verso l’esterno, i cittadini. Con una rinnovata
comunicazione e con le consulte di frazione, speriamo si possano
improntare migliori relazioni anche con i cittadini e soprattutto
cercare di spogliare dal “burocratese” decisioni e motivazioni, quindi
parlare in modo chiaro su quello che si potrà fare e sugli eventuali
limiti al nostro operato.
Come tutte le innovazioni, sicuramente
sarà necessario apportare ancora degli assestamenti e forse ridefinire
alcuni ambiti. Tuttavia, ci pare interessante, per ora iniziare con
qualche cambiamento effettivo e soprattutto, con una migliore visione
d’insieme. Gli assessori ed i consiglieri delegati non sono piccoli
feudatari nel loro feudo ma persone che devono lavorare in squadra e per
obiettivi comuni. Non dimentichiamo che la Giunta dovrà sempre prendere
delle decisioni collegiali e che periodicamente questa dovrà
relazionare al Consiglio sulla propria attività.
Anche sulle
Commissioni consigliari vorremo poter incidere di più e meglio rispetto a
quanto fatto in passato. Prossimamente saranno decise un certo numero
di commissioni permanenti e temporanee che fungeranno da laboratorio su
alcuni specifici argomenti e problemi. Un modo per coinvolgere tutti i
consiglieri, specialmente quelli con meno esperienza, per poter dare
loro un’occasione di maturazione ma anche a noi un’opportunità di
raccogliere le loro idee ed i loro suggerimenti per migliorare la nostra
capacità di amministrare bene.
Credo che non vi sia sfuggito che
non esiste più la figura del Presidente del Consiglio Comunale,
posizione che nella normativa regionale precedente era facoltativa per i
comuni che, come il nostro, erano nella dimensione tra i 10.000 ed i
15.000 abitanti. Su questi l’attuale Giunta Regionale è intervenuta con
nuova normativa del 2013 revocando la possibilità di esercitare tale
opzione. Francamente, riteniamo che sia stata una decisione positiva per
la marginalità della funzione e per limitare i tanti costi che già
pesano sugli Enti Locali di piccola-media dimensione come il nostro.
Mi hanno insegnato che di deve concludere sempre nel segno della
“speranza”: quella che i cittadini ci aiutino, ci segnalino, ci spronino
anche ma che siano partecipi alla vita attiva di questo comune con
gesti, atti, che vadano al di là del loro particolare individualismo.
Questa società ha un grande bisogno di superare la grande solitudine in
cui siamo caduti. Siamo tutti pronti a vedere i diritti, spesso ad
ignorare i doveri, tendiamo a rivendicare tutte le libertà possibili:
ebbene, io penso che stiano tutte sulla medesima bilancia e che non si
può caricare una parte più dell’altra se l’obiettivo è il raggiungimento
dell’equilibrio.
Concludo qui augurandomi che oggi sia un buon
giorno d’inizio, per tutti, consiglieri chiamati a ad amministrare o a
condurre una legittima opposizione, per i cittadini tutti, a cui deve
essere rivolto il nostro lavoro.
Grazie.
Adriana Del Tedesco
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