Gentile amica, caro amico,
meno di sei mesi fa le primarie del Partito Democratico mi hanno consegnato il compito di guidare la nostra comunità. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, sia nella vita del PD che in quella del Governo.
meno di sei mesi fa le primarie del Partito Democratico mi hanno consegnato il compito di guidare la nostra comunità. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, sia nella vita del PD che in quella del Governo.
Oggi l'Italia prova a ripartire concretamente con misure di
sostegno al ceto medio come gli 80 euro mensili, con la diminuzione del 10%
dell'Irap per le aziende, con un decreto occupazione che ha consentito di
salvare migliaia di posti di lavoro a cominciare da Electrolux, con un
investimento senza precedenti sulle scuole con circa diecimila cantieri che
partiranno nella pausa estiva.
Dall'agricoltura al volontariato, dalla cultura alla pubblica
amministrazione, dal fisco alla giustizia i progetti del Governo sono pronti,
nel rispetto dei tempi previsti. E le riforme istituzionali e costituzionali
stanno marciando: legge elettorale approvata alla Camera, testo base del Senato
adottato in commissione, riforma delle province conclusa. Non è un caso che il
prossimo 25 maggio non voteremo più per le province. Migliaia di politici in
meno, grazie all'azione del PD.
L'elenco potrebbe continuare e spaziare dalla vendita delle
auto blu fino alle grandi questioni internazionali, dalla nomina di Raffaele
Cantone alla autorità contro la corruzione alla scelta di aprire gli archivi su
alcune delle pagine più oscure della nostra storia, dall'Italicus a Piazza
Bologna. Dal tetto alla retribuzione degli alti dirigenti di stato fino al
recupero dell'evasione sono molti i risultati che in 80 giorni abbiamo iniziato
a ottenere. E tutto ciò che vorrete condividere come idee suggerimenti o
critiche è per me prezioso: matteo@governo.it
Ma vi scrivo perché il 25 maggio anche se non si vota per le
provinciali, si vota per le europee. Anche per le comunali in alcuni casi. Per
le Europee dovunque.
Il passaggio del 25 maggio è dunque fondamentale.
Noi non dobbiamo uscire dall'Euro, ma al contrario entrare in
Europa. L'Italia può e deve contare in Europa e non andare lì a farsi prendere
in giro. Essere la locomotiva, non lo zimbello. Le politiche di immigrazione,
sul lavoro non solo giovanile, sulle infrastrutture e le nuove tecnologie si
decidono anche e soprattutto a Bruxelles. Dobbiamo incidere nelle scelte e conta
chi governa, non chi urla. Conta chi realizza, non chi protesta.
Ora siamo alla stretta decisiva. I dati delle ultime ore sono
straordinariamente incoraggianti. I sondaggi sono ottimi, le piazze piene di
speranza, il clima decisamente positivo. Abbiamo la possibilità di rappresentare
la prima delegazione dentro il gruppo del centrosinistra europeo. E questo
consentirebbe di dare autorevolezza all'Italia per cambiare verso anche alle
politiche europee.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto, però. Noi non siamo proprietà
privata di una persona, come altri. Noi apparteniamo a chi ci vota. E con il tuo
voto alle primarie mi hai dato e ci hai dato una responsabilità. Tocca a noi, a
tutti noi. Non ci salva uno da solo. Ci salviamo tutti insieme.
Per questo motivo ti chiedo di andare a votare per il PD
domenica prossima. Ma ti chiedo anche di fare un gesto politico, un atto civico:
convinci anche un'altra persona. Uno di quelli che vorrebbe astenersi, uno di
quelli che magari è deluso dalle promesse non mantenute di Beppe Grillo o
impaurito dai toni di questi ultimi giorni, uno di quelli che in passato stava
con Berlusconi e ora non ci crede più, uno di quelli che era deluso dalla
sinistra e ha visto nelle misure del governo segni concreti di giustizia sociale
che da tempo non si vedevano. Una sola persona. Ti chiedo il tuo voto. E chiedo
di portare con te al seggio un amico, un collega di lavoro, un conoscente, un
condomino, un vecchio avversario politico.
Se davvero credi che l'Europa debba cambiare e che possa farlo
grazie all'Italia, dacci una mano.
Uno per uno riprendiamoci la bella politica, quella fatta con
passione e onestà.
Uno per uno riprendiamoci la speranza, contro gli insulti di
chi scommette per il fallimento dell'Italia.
Uno per uno riprendiamoci la fiducia.
In questi ultimi giorni sto firmando molti accordi per
investimenti italiani e stranieri nel nostro Paese: sono posti di lavoro che
stanno ripartendo. Non buttiamo via questa occasione. Uno per uno, sono sicuro
ce la faremo.
Buon lavoro, grazie
Matteo Renzi
Matteo Renzi
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